Inter-Livorno 2-0 | Telecronache di Tramontana e Recalcati, radiocronaca Rai | Video

L’Inter batte il Livorno con il minimo sforzo e si porta momentaneamente a soli tre punti di distanza dal terzo posto della classifica di Serie A. E’ stata una serata ricca di emozioni forti per i tifosi nerazzurri perché l’ultima per Massimo Moratti azionista di maggioranza del club e per il ritorno in campo di un giocatore d’acciaio come Javier Zanetti, rientrato dopo la rottura del tendine di Achille del 28 aprile scorso. I sostenitori della Beneamata hanno tributato il loro ex presidente con un lunghissimo striscione che recitava così: “Le gioie più grandi, le sofferenze più imbarazzanti: 18 anni di gestione racchiusi in quelle 12 domande. Spesso l’abbiamo attaccata anche se mai abbandonata. Nonostante tutto, però, qualcosa ci accomuna: l’amore per l’Inter, innegabile. L’essere troppo tifoso che a volte è deleterio. Ora attendiamo curiosi, ma intanto grazie di tutto Presidente. Se lo merita, in fondo le abbiamo voluto bene“.

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Il 2-0 dell’Inter sul Livorno coincide con la festa di Javier Zanetti, che ha riassaporato il campo a sei mesi dal brutto infortunio al tendine d’Achille:

“Ho lavorato tanto e, subito dopo l’infortunio, mi sono ripromesso di rientrare, per giocare almeno un’altra partita con l’Inter: ci sono riuscito, per questo sono ancora più emozionato. Non è facile rientrare da un infortunio simile a 40 anni e devo ringraziare proprio tutti. Il presidente merita gli applausi di stasera, perchè ha dato tantissimo all’Inter: con lui c’è sempre stato un rapporto umano, al di là di quello che può esserci fra giocatore e presidente. Adesso dobbiamo rientrare nella lotta per qualcosa d’importante”.

Mazzarri loda il temperamento del suo capitano prima di analizzare brevemente una partita in cui la sua formazione non ha certamente brillato, ma è riuscita ad incamerare tre punti che smuovono la classifica in un turno di campionato ipoteticamente favorevole:

“Zanetti ha qualcosa di speciale. E’ entrato 10 minuti e ci ha dato tranquillità: uno spessore diverso. Ed è incredibile, alla sua età, entrare in campo con questa scioltezza. E’ bionico. Oggi si è giocato un pochino meno bene, ma abbiamo vinto. Ho fatto i complimenti al Livorno, ben messi in campo e oggi andavano anche più forte di noi a livello fisico. Non ci hanno concesso granché. E’ chiaro che, per come abbiamo giocato a Udine e in parte col Verona, mi aspettavo altro, ma non eravamo brillanti. La nota lieta è che comunque non abbiamo concesso quasi nemmeno un tiro in porta: un dato confortante. Moratti? E’ sempre con noi, oggi ha caricato la squadra prima della partita. Non cambierà mai nulla”.

Dall’altra parte Nicola salva la prestazione del suo Livorno che ha concesso poco all’Inter in una gara sbloccata solamente da un errore madornale di Bardi:

“Credo che il Livorno sia stata una delle squadre ad aver concesso meno all’Inter. Non avevamo la loro qualità ma avevamo altre armi, per esempio l’organizzazione e le ripartenze. Sul gol ci abbiamo messo del nostro ma ci può stare, peccato per un paio di contropiedi non sfruttati. Nella ripresa abbiamo alzato il baricentro e creato i presupposti per essere più pericolosi. Oggi abbiamo fatto un grosso passo avanti nella nostra crescita. Di tranquillo quest’anno non penso ci sarà molto. Quando tu vuoi essere competitivo cambiando poco o nulla, cambiando poco o nulla nel gruppo e io ci credo ciecamente, rischi di pagare qualcosa rispetto ad altre squadre. E’ difficile vincere una partita quando non crei tantissimo, però non concedere molto a questa gara vuol dire che ci sono dei valori da portare avanti”.